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The Italian government is yet to clarify the reasons for its failure to surrender Osema Najim 'Almasri' Habish to the International Criminal Court (ICC). A senior Libyan officer, Almasri is wanted by the ICC for crimes against humanity and war crimes committed in prisons in Libya. He was apprehended on 19 January 2025 in Turin, Italy, and allowed to covertly return to Libya after two days.
Italy is obliged under Article 89 of the Rome Statute to “comply with requests for arrest and surrender” of suspects with outstanding arrest warrants. This failure to surrender Almarsi to the ICC constitutes a serious breach of Article 89 of the Rome Statute.
The ICC’s mandate to prosecute the “most serious crimes of international concern” solely depends on States Parties to comply with its legal obligations under the Rome Statute. Italy is one of the original signatories of the Statute, having signed it on 18 July 1998 and ratifying it one year later.
As a first step, the Government of Italy must now provide an immediate explanation for its release of Almasri and its failure to surrender him to the Court. Then, the Office of the Prosecutor of the ICC may consider filing a motion under Article 87(7) of the Rome Statute seeking a finding of non-compliance by Italy of its legal obligations and a referral of the matter to the Assembly of States Parties of the ICC.
The ICC is already grappling with a growing trend of non-compliance with the execution of arrest warrants by States Parties with respect to the situations in Ukraine and Palestine, and a looming threat of sanctions from the U.S. Without State cooperation and support, the Court cannot function.
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Il governo italiano non ha ancora chiarito le ragioni della mancata consegna di Najim Osema 'Almasri' Habish alla Corte penale internazionale (CPI). L’alto ufficiale libico, Almarsi è ricercato dalla CPI per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi nelle carceri libiche. È stato arrestato il 19 gennaio 2025 a Torino, Italia, e gli è stato permesso di rientrare segretamente in Libia dopo due giorni.
Ai sensi dell'articolo 89 dello Statuto di Roma, l'Italia ha l'obbligo di rispondere “ad ogni richiesta di arresto e di consegna” di sospettati con mandati di arresto pendenti. La mancata consegna di Almasri alla CPI costituisce una grave violazione dell'articolo 89 dello Statuto di Roma.
Il mandato della Corte penale internazionale di perseguire “i più gravi crimini di portata internazionale” dipende esclusivamente dal rispetto degli obblighi giuridici previsti dallo Statuto di Roma da parte degli Stati parte. L'Italia è uno dei firmatari originari dello Statuto, avendolo sottoscritto il 18 luglio 1998 e ratificato un anno dopo.
Innanzitutto, il governo italiano deve fornire una spiegazione immediata del rilascio di Almasri e della sua mancata consegna alla Corte. L’Ufficio del Procuratore della CPI potrà poi considerare la possibilità di presentare una mozione ai sensi dell'articolo 87(7) dello Statuto di Roma, al fine di accertare l'inadempienza dell'Italia ai suoi obblighi giuridici e di deferire la questione all'Assemblea degli Stati Parte della CPI.
La CPI è già alle prese con una crescente tendenza al mancato rispetto dell'esecuzione dei mandati d'arresto da parte degli Stati membri, come nel caso dell’Ucraina e Palestina, e con l'incombente minaccia di sanzioni da parte degli Stati Uniti. Senza la cooperazione e il sostegno degli Stati, la Corte non può portare a termine il suo mandato.
Signatories / organizzazioni firmatarie:
Lawyers for Justice in Libya (LFJL)
European Center for Constitutional and Human Rights
Ensaf Organization for Rights and Freedoms
International Federation for Human Rights (FIDH)
Libya Crimes Watch (LCW)
Nuhanovic Foundation
Parliamentarians for Global Action (GPA)
REDRESS
SAWT For Human Rights
Strali
Youth for Tawergha Organization